Comunicare e relazionarsi con l'altro, la rivoluzione dei Social network.

mercoledì 3 marzo 2010

Cile, il sisma ha spostato l'asse terrestre e accorciato la durata del giorno


Roma, 3 mar. (Adnkronos/Ign) - Il terremoto del Cile ha modificato l'asse di rotazione della Terra ed ha accorciato i giorni. A renderlo noto all'ADNKRONOS è Antonio Piersanti, direttore sismologia e tettonofisica dell'Ingv, che conferma così i dati rilevati dalla Nasa. Leggetevi questo interessante articolo.

giovedì 14 gennaio 2010

Internet Addiction Disorder, “drogati” di internet


Ciaoooo!!! :-)
Con la diffusione dei social network come Facebook e Msn si sta diffondendo molto velocemente il fenomeno dell’“Internet Addiction Disorder”, patologia legata all’uso eccessivo del “mondo virtuale”: al Policlinico Gemelli di Roma è stato aperto un reparto dedicato all’assistenza e alla cura di persone che soffrono di dipendenza dal web. Fanno parecchio riflettere i risultati di alcune ricerche riportati in questo articolo: secondo lo psichiatra Federico Tonioni, coordinatore dell’ambulatorio, “almeno due iscritti a Facebook su 10 ne sono dipendenti mentre, secondo i dati di uno studio dell’università di Perugia, su 10 persone quattro possono sviluppare abusi o dipendenza da internet, la maggior parte delle volte inconsapevolmente”. Sono sempre più frequenti i casi di impiegati interdetti da internet perchè connessi soprattutto ai social network, in particolare Facebook. Per questo basta riflettere sul fatto che 6 aziende su 10 in Italia hanno introdotto limitazioni alla rete internet aziendale”. C’è poi chi si crea un’identità virtuale diversa dalla reale, magari per inventarsi una vita parallela o spiare qualcuno. Buona lettura ....

1 ... 2 ... 3 PROVA, immagine in movimento


venerdì 8 gennaio 2010

I nuovi linguaggi della formazione


Ciao! :-D

Vi riporto il link di un'intervista fatta a Franco Amicucci ... il focus è, il rapporto tra il web 2.0 e la formazione ... come cambia quest'ultima nell'incontro con il web 2.0? Da una "formazione solida", quella tradizionale, si passa ad una "formazione liquida" per sua natura pervasiva, permanente, in grado di adattarsi ai tempi, agli spazi, alle culture delle organizzazioni e dei singoli. Ma l’innovazione più importante che la cultura 2.0 sta generando nella formazione è la partecipazione degli utenti alla costruzione degli “oggetti di apprendimento”. L’utente, singolarmente o in gruppo, ricostruisce frammenti di conoscenze e di esperienze e li rappresenta con i nuovi linguaggi della grafica e del multimedia, partendo da modalità molto semplici come un testo pubblicato nell’intranet, una foto, uno schema, fino ad elaborazioni più complesse, come filmati autonomamente prodotti. L’intranet, le piattaforme e-learning, gli ambienti come second life e youtube, i wiki e i blog possono essere considerate in questo modo le nuove aule dove si formano le persone. A tutto questo si lega, inevitabilmente, un cambiamento determinante del "mestiere" del formatore, il quale più che trasmettere agli allievi nozioni, largamente disponibili e “gratis”, dovrà formarli a come ricercare informazioni, con quali criteri e filtri, come classificarle e utilizzarle, come condividerle e metterle a disposizione della community e del destinatario. Il formatore dovrà quindi trasformarsi da erogatore di contenuti, pacchetti e cataloghi, a regista di processi di apprendimento e di condivisione della conoscenza, ad architetto di ambienti virtuali, ad animatore e regolatore delle dinamiche delle community di apprendimento. Buona lettura. :-)

giovedì 7 gennaio 2010

Learning 2.0. Una nuova proposta educativa il Learning Place


Ciao! Vi propongo l'attenta lettura di quest'articolo relativo alla tematica del Learning 2.0. L'articolo è abbastanza complesso ma mi sembra interessante soprattutto per le tematiche che attraversa, temi di cui abbiamo parlato a lezione. Mi sembra un ottimo approfondimento ... Nell'articolo si parla di Learning 2.0 come prevalentemente caratterizzato da una visione connessionista-situazionista.
Attraverso un'analisi critica dei comportamenti emergenti e delle proposte di passaggio da VLE (Virtual Learning Environment) tradizionali a nuove architetture chiamate PLE (Personal Learning Environment), ispirate alla "vision" teorica cosiddetta del Learning 2.0, si propone di immaginare una via alternativa. Se da una parte i VLE tradizionali hanno posto l'accento sull'istituzione o meglio sul prodotto che l'istituzione è in grado di erogare e, dall'altra, i PLE pongono l'accento sull'aggregazione di contenuti e servizi all'interno di un web pensato come piattaforma e, dunque, sulla gestione autonoma del processo di formazione, produzione e reperimento di contenuti, la terza via proposta, nell'articolo, fa riferimento al concetto di "place" (luogo) quale elemento cardine in grado salvaguardare sia la stratificazione del DNA culturale (ovvero lo "spirito di luogo") che un'armoniosa crescita dell'identità virtuale del singolo. L'architettura dei LP (Learning Place), che deriva da tale "vision" alternativa, non può che essere tale da contenere tutti gli elementi in grado di favorire l'interazione e la costruzione sociale del sapere e la connessione con le realtà esterne presenti sul web. L'articolo è complesso ma ve ne consiglio la lettura ... può arricchire e chiarire alcuni dei punti critici trattati nei libri d'esame. Buon lavoro .... :-) Taty

martedì 5 gennaio 2010

Il web 2.0 una palestra di cittadinanza attiva


Ciaoooo! Ho trovato un video molto interessante sull'educazione collaborativa nel web 2.0, è un'intervista a Carlo Infante. Il web 2.0 viene definito come una "PALESTRA DI CITTADINANZA" dove il paradigma dominante si incentra sul carattere comunicativo di questa nuova tecnologia e sulle potenzialità che se ne possono ottenere in campo educativo, grazie ad una cooperazione educativa. EDUCERE significa "tirar fuori" non mettere dentro, bisogna abbandonare, quindi, la vecchia didattica basata su una trasmissione lineare dei contenuti d'apprendimento per abbracciare il mondo multidimensionale all'interno del quale vivono le nuove generazioni. L'intervista si conclude con una frase: " bisogna formare cittadini non intellettuali e creare palestre di cittadinanza attiva - anche grazie al web 2.0 - è un ottimo punto di partenza". Buona visione Taty :-)

giovedì 31 dicembre 2009

Intelligenza emotiva


Benvenuti!

Con questo articolo sembro allontanarmi dall'argomento Social network ma non è così. Basilare, infatti, nella relazione con l'altro - anche all'interno di un contesto virtuale - è l'EMOTIVITA'. La dimensione emotiva gioca un ruolo fondamentale nell'instaurarsi di rapporti sociali soprattutto all'interno di un contesto virtuale che diventa ambiente di relazione solo grazie alla comunicazione. Il fatto che noi comunichiamo con qualcuno è strettamente connesso con la nostra predisposizione emotiva nei confronti dell'altra persona ... la relazione in rete vive solo grazie alla comunicazione e la comunicazione trova nell'emotività una delle sue componenti imprescindibili. Vi propongo quest'articolo perchè l'ho trovato molto bello, è un pò lunghettino (22 pag scritte in grande) ma è ben strutturato, molto chiaro e molto interessante; inoltre penso possa arricchire un pò le nostre conoscenze sull'argomento, per noi studenti di Scienze umane ritengo sia fondamentale dare peso e ben studiare la dimensione emotiva per guardare l'uomo a 360° gradi. Ciao a tutti, dite la vostra .... :-)