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venerdì 8 gennaio 2010

I nuovi linguaggi della formazione


Ciao! :-D

Vi riporto il link di un'intervista fatta a Franco Amicucci ... il focus è, il rapporto tra il web 2.0 e la formazione ... come cambia quest'ultima nell'incontro con il web 2.0? Da una "formazione solida", quella tradizionale, si passa ad una "formazione liquida" per sua natura pervasiva, permanente, in grado di adattarsi ai tempi, agli spazi, alle culture delle organizzazioni e dei singoli. Ma l’innovazione più importante che la cultura 2.0 sta generando nella formazione è la partecipazione degli utenti alla costruzione degli “oggetti di apprendimento”. L’utente, singolarmente o in gruppo, ricostruisce frammenti di conoscenze e di esperienze e li rappresenta con i nuovi linguaggi della grafica e del multimedia, partendo da modalità molto semplici come un testo pubblicato nell’intranet, una foto, uno schema, fino ad elaborazioni più complesse, come filmati autonomamente prodotti. L’intranet, le piattaforme e-learning, gli ambienti come second life e youtube, i wiki e i blog possono essere considerate in questo modo le nuove aule dove si formano le persone. A tutto questo si lega, inevitabilmente, un cambiamento determinante del "mestiere" del formatore, il quale più che trasmettere agli allievi nozioni, largamente disponibili e “gratis”, dovrà formarli a come ricercare informazioni, con quali criteri e filtri, come classificarle e utilizzarle, come condividerle e metterle a disposizione della community e del destinatario. Il formatore dovrà quindi trasformarsi da erogatore di contenuti, pacchetti e cataloghi, a regista di processi di apprendimento e di condivisione della conoscenza, ad architetto di ambienti virtuali, ad animatore e regolatore delle dinamiche delle community di apprendimento. Buona lettura. :-)

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