
Nel 2008 la diffusione di Facebook è stata così esponenziale da posizionare l'Italia al primo posto della classifica mondiale dei paesi con maggiore percentuale di incremento utenti. Purtroppo, accanto alle caratteristiche positive di visibilità, congregazione, condivisione, recupero di vecchie conoscenze ed amicizie e nascita di nuove, sono comparse anche delle note assai negative, in particolare legate a problemi e, sempre più spesso, veri e propri casi di
dipendenza. In inglese vengono definite "Social Network addiction" e "Friendship addiction" e sono una sorta di dipendenza da connessione, aggiornamento e controllo della propria pagina web e da amicizia (detta anche amicodipendenza), o meglio la ricerca di nuove amicizie virtuali da poter registrare sul proprio profilo.
Gli atteggiamenti di uso ed abuso di questi siti web ed il loro perpetrarsi, fino addirittura alla dipendenza, sono innescati e portati avanti da meccanismi psicologici e neurologici di piacere, soddisfazione, affettività ed autostima.
A livello celebrale vengono rilasciate maggiori quantità di sostanze psico-attivanti e a livello mentale si creano meccanismi e schemi ricompensatori che portano al riutilizzo continuo e sempre maggiore. Vi propongo l'
articolo ... è molto interessante.
Ciao Taty, mi ha molto colpito questo articolo che si ricollega anche al mio tema (influenza delle nuove tecnologie sui processi cognitivi). Leggendo mi rendo conto come sempre più i nuovi media presentino due facce della stessa medaglia, una faccia positiva in quanto permettono di potenziarci allenando la nostra mente e una negativa dove, come si dice in questo articolo, ansia, pensieri fissi, depressione, attacchi di panico, paura, problemi di sonno, insicurezza, suscettibilità invadono le nostre personalità. Occorre una sana educazione, che ci insegni a farne un uso coscienzioso ma occorre attivarla al più presto, prima che le tecnologie ci rendano schiavi del loro uso.
RispondiEliminaCiao Serena, sono d'accordissimo con te ... occorre una sana educazione, in ogni caso non so se questa da sola possa bastare, ci vuole anche parecchio buon senso nell'utilizzare le nuove tecnologie per non diventarne schiavi. Le tecnologie dovrebbero essere il prolungamento del nostro cervello e non viceversa. Io penso di avere un buon autocontrollo e una buona educazione riguardo ai nuovi mezzi multimediali e non posso fare a meno di essere colpita dalle grandi potenzialità e risorse che un loro corretto utilizzo produce, ma nel contento mi rendo conto di quanto facilmente riescano a condizionarci, ad ammaliarci. Io adoro internet e sono consapevole che a volte ne sono un pò dipendente ... secondo me l'importante è rendersene conto e darsi una regola, ci vuole un pò di autocontrollo per non farsi prendere troppo. Bacione, grazie per aver espresso il tuo parere in merito.
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